Litorale di Torre Astura (IT6030048)

Provincia e Comune di appartenenza:

Il sito di intervento è il SIC “Litorale di Torre Astura” (IT6030048), ubicato lungo la costa laziale in prossimità della foce del fiume Astura, nel Comune di Nettuno, in Provincia di Roma.

Ente gestore:

Il SIC è compreso per la quasi totalità all’interno del Poligono di tiro di Nettuno ed è di proprietà del Ministero della Difesa, Direzione Generale degli Armamenti Terrestri, Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Nettuno (U.T.T.A.T.).

Contatti e link:

Tel Ufficio: 06-98576239

http://www.difesa.it

Area geografica:

La collocazione geografica del sito è stata individuata dalle seguenti coordinate geografiche:

Longitudine Latitudine
E12°40'47"; E15°45'17" N41°26'45"; N41°24'17"

Per la presenza del Poligono di tiro di Nettuno l’area è quasi integralmente interdetta al pubblico, questo fatto ne ha potuto garantire un migliore stato di conservazione che la rende oggi un’area di elevato valore naturalistico, fondamentale per la biodiversità relittuale. Il SIC si estende su una superficie di 201 ha: si tratta di un’area prevalentemente pianeggiante con un’altezza media sul livello del mare di circa 6 metri (altezza massima 13 m). L’ intervento di progetto interressa l’area della pineta di Torre Astura, che occupa una superficie di circa 70 ha ed è situata ai confini meridionali del SIC, in prossimità della torre che dà il nome al SIC.

Ambiente

Il SIC “Litorale di Torre Astura” presenta pinete e zone umide retodunali, depositi dunali antichi e recenti e depositi eolici costieri prevalentemente sabbiosi costituiti da complessi e stabili sistemi di spiaggia-duna, originatesi in coincidenza di tratti di costa bassa, contigui verso l’interno a pianure e verso il mare a fondali poco profondi. Il sistema spiaggia duna presenta caratteri geomorfologici e climatici tipici del litorale Tirrenico, con mediterraneismo ben marcato e con formazioni vegetali che si succedono ben conservate, ad eccezione della duna con foreste di Pinus pineae e/o Pinus pinaster che copre il 55% dell’area del SIC. L’impossibilità di libero accesso al SIC per motivi militari ha potuto garantire la sua conservazione nel tempo e lo rende oggi un’area di elevato valore naturalistico, fondamentale per la biodiversità relittuale.