Tor Caldara (IT6030046)

Provincia e comune di appartenenza:
Il sito di intervento è il SIC Tor Caldara (IT6030046), ubicato lungo la costa laziale, tra le località Lavinio Lido di Enea e Lido di Cincinnato nel comune di Anzio, in Provincia di Roma.
Enti gestori:
Tor Caldara è Riserva Naturale Regionale dal 1988, è gestita dal Comune di Anzio e diretta dal WWF.
Link e Contatti:
Ufficio Ambiente Comune di Anzio – Tel. 06.98499468
http://www.comune.anzio.roma.it/web/uffici/servizio-ufficio.asp?cod_ser=am&id_ufficio=9
Area geografica:
La collocazione geografica del sito è stata individuata dalle seguenti coordinate geografiche:
Longitudine | Latitudine |
---|---|
E12°35’37’’ | N41°29’19’’ |
Il SIC ha confini regolari e la sua superficie assume la forma di una quadrilatero. Si affaccia sulla costa Tirrenica e lo separano dal tessuto urbano tre linee rette, una delle quali coincide con la strada litoranea Ostia Anzio.
Il territorio di Tor Caldara si estende su una superficie di 44 ha, con un’altezza media sul livello del mare di circa 13 metri (altezza minima 3msl, massima 25msl).
Ambiente
Il territorio del SIC rappresenta una delle pochissime aree che ha conservato caratteristiche di naturalità nella costa del Comune di Anzio, fortemente caratterizzata dall’edificazione esplosa soprattutto a partire dagli anni ’60.
La zona di Tor Caldara, preservatasi per l’unitarietà della proprietà e per il suo utilizzo fino alla fine degli anni ’70 quale campeggio è oggi un’area di elevato valore naturalistico, fondamentale per la biodiversità relittuale.
Si tratta di un’area morfologicamente “movimentata” segnata dall’antica attività estrattiva che ha determinato la presenza di terrazzi morfologici che si affacciano su canyon di origine artificiale e aree estrattive a cielo aperto.
Il SIC poggia su depositi dunali antichi e recenti e depositi eolici costieri prevalentemente sabbiosi; vi è la prevalenza di argille con, in subordine, locali intercalazioni di sabbia e ghiaia.
Per le sue caratteristiche geopedologiche, il SIC è uno dei più importanti geositi laziali dove si possono apprezzare le dinamiche evolutive del paesaggio costiero quaternario. Le stratigrafie esposte illustrano le successioni sedimentaria degli ultimi due milioni di anni, segnate da una serie di alternanze tra ingressioni e regressioni marine.
A queste evidenti caratteristiche morfologiche si aggiunge la presenza delle sorgenti sulfuree che, associata alla passata attività di coltivazione dello zolfo, ha lasciato segni indelebili sul territorio. Si presentano infatti ampie zone prive del manto vegetale, tipiche delle aree con suoli fortemente acidi.
Il promontorio di Tor Caldara, oggi sottoposto ad un rapido processo erosivo, è costituito da un alternanza di strati argilloso–sabbioso incoerenti interessati da una percolazione profonda delle acque meteoriche che unitamente all’azione di smantellamento del moto ondoso creano continui fenomeni di dissesto dell’intero fronte di costa. L’acqua di falda nel contatto con le argille e le sabbie della serie stratigrafica superiore facilitano lo scivolamento degli strati minati alla base dall’azione erosiva del mare. Azione erosiva fortemente accentuata dall’intervento umano che con la costruzione di porti, l’escavazione dei materiali di alveo dei fiumi, le dighe e la deforestazione ha stravolto gli equilibri delicati della costa modificando il flusso delle correnti e il regime di alimentazione e deposito degli arenili.